Louth (An Lú = the smallest = la più piccola) è la più piccola delle 26 contee della Repubblica d’Irlanda e senza dubbio è tra le più spirituali e affascinanti, oltre ad essere una delle zone più antiche: i numerosi insediamenti neolitici risalgono, infatti, a circa 5000 anni fa.
La contea si estende lungo la costa a nord di Dublino, in direzione del confine con l’Irlanda del Nord. Proprio sulla costa si trovano le uniche due città di una certa dimensione, Drogheda e Dundalk.
Nell’entroterra, sul versante nord-est, la campagna collinosa e brulla si innalza generando vere e proprie montagne. Qui, sulla Cooley Peninsula, si trova la parte più interessante della costa compresa tra Dublino e il confine con l’Irlanda del Nord.
La penisola fa anche da sfondo a una delle leggende più antiche e famose d’Irlanda, la saga epica del Tain Bó Cúailnge (“The Cattle Raid of Cooley”), il racconto popolare della battaglia tra l’eroe Cuchullain, dell’Ulster, e l’esercito della regina Maevhe del Connaught, ossessionata dalla brama insaziabile di possedere il più famoso toro d’Irlanda, proprietà di Daire, condottiero dell’Ulster.
Drogheda è una florida cittadina al confine tra le contee Louth e Meath, strategicamente situata sulla N1 che collega Dublino a Belfast. Raccolta sulle rive del fiume Boyne e stretta tra due colline, è un luogo piacevole e facilmente accessibile. Drogheda è infatti collegata a Dublino dalla linea ferroviaria, è quindi facilmente raggiungibile in treno per un’escursione.
Da vedere la Magdalene e la Martello Tower, la St. Mary’s Church e la St. Peter’s Church of Ireland (con splendide pietre tombali).
Dundalk, a metà strada tra Dublino e Belfast, è l’ultimo grande centro prima del confine con l’Irlanda del Nord. Da vedere la Seatown Tower, il County Museum e la St Patrick’s Cathedral.
Nei dintorni meritano una visita anche Roches Castle e la Cooley Distillery.
A est di Dundalk, c’è una piccola penisola che si protende sul mare, la Penisola di Cooley, che crea un vero e proprio fiordo di origine glaciale, il Carlingford Lough, una lunga insenatura, dove il mare scintillante s’insinua nella terra creando un magico gioco di colori, di contrasti fra il blu intenso delle acque e il verde accecante dei prati.
Il punto di partenza migliore per esplorare la penisola è il borgo di pescatori che si affaccia sul mare, Carlingford, piccolo e pittoresco, con le sue stradine strette e tortuose che rivelano, ad un attento osservatore, la sua origine medievale: è un angolo assolutamente fantastico, con le sue quattro casette colorate che si riflettono sullo specchio della baia, con alle spalle i dolci pendii che scendono lentamente verso il mare. Qui, in uno dei tanti pub e baretti potrete rilassarvi osservando la bellezza della costa.
Ma alle spalle di questo villaggio caratteristico si nasconde la stupenda penisola di Cooley, attraversata dalle chiazze violacee delle sue torbiere che s’infiammano di colore quando il sole le illumina, punteggiata dalle montagne coperte di erica rosa e gialla che riluccica davanti ai vostri occhi.
Il cammino più lungo è il Tàin Trail che gira intorno al Slieve Foyne e salendo sopra il villaggio di Carlingford, arriva fino in cima alla montagna: da qui potrete ammirare un paesaggio semplicemente meraviglioso, incastonato fra i monti verdissimi e la distesa del mare davanti a voi.
Antico e pittoresco villaggio di pescatori situato fra i monti della Cooley Peninsula e il Carlingford Lough.
Carlingford è un luogo ricco di storia, che mantiene ancora oggi il suo fascino medievale; recentemente si è sviluppato come esclusivo luogo di villeggiatura.
Da vedere il King John’s Castle, il Taaffe’s Castle e l’Holy Trinity Heritage Centre.
Monasterboice, 6 km a nord di Drogheda, merita una sosta per ammirare le vestigia di uno dei luoghi più affascinanti e simbolici della verde Irlanda.
Deve la sua notorietà alle rovine di un monastero risalente al VI secolo, a una torre cilindrica alta oltre 300 metri e soprattutto a tre delle più belle croci monolitiche a rilievo d’Irlanda.
Piccola città mercantile a metà strada tra Drogheda e Dundalk, molto vicina al confine con la contea Meath e situata sul fiume Dee. Il suo nome gaelico Atha Fhir Diadh deriva dal guado dove, nel racconto celtico “The Cattle Raid of Cooley”, il leggendario guerriero dell’Ulster, Cuchullainn, fu spinto a combattere e uccidere il suo fratellastro Ferdia per difendere l’Ulster contro il Connaught.
Da vedere i castelli di Ardee, Hatch e Pipard, il Riverside Walk e la Church of St. Mary.
A Mellifont, sulle rive del fiume Mattock, 10 km a ovest di Drogheda, sorse il primo convento cistercense d’Irlanda, fondato da S. Malachia, Arcivescovo di Armagh, nel 1142.
Oggi l’abbazia è un rudere, ma si possono tuttora apprezzare la vastità e la pianta del complesso originale. Della chiesa non rimane molto, ma a sud c’è l’edificio più interessante, che risale al XIII secolo.
Il villaggio di pescatori di Clogherhead, situato a 12 km da Drogheda e raggiungibile tramite l’autostrada M1. Clogherhead offre molto ai turisti, con numerosi luoghi da visitare e attività da svolgere durante tutto l’anno.
Clogherhead si è sviluppato attorno all’industria della pesca, poiché il mare antistante è considerato il migliore dell’isola.
Da vedere il Glaspistol Castle e il porto di Oriel.
Termonfeckin è un tranquillo villaggio di campagna, immerso in un avvallamento boscoso a mezzo miglio dalla costa. Il nome irlandese Tearmann Feichin significa la terra sacra di St. Feichin, che, nel VII secolo, vi fondò un monastero, di cui oggi restano poche rovine, a causa delle devastazioni subite nel corso dei secoli.
Da vedere il Termonfeckin Castle e la St Feckin’s Church, con la High Cross nel cimitero.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.