Derry/Londonderry è una città con due nomi, specchio della sua anima divisa tra cattolici e protestanti. I cartelli stradali in Irlanda del Nord riportano Londonderry mentre quelli della Repubblica d’Irlanda semplicemente Derry (Doíre in irlandese). Tecnicamente è Londonderry il nome ufficiale della città ma nella vita di tutti i giorni, la gente, indipendentemente dalle convinzioni religiose e politiche, tende a chiamarla Derry.
La città ha vissuto una storia turbolenta e sanguinosa, prima con i numerosi assedi e le guerre con l’esercito inglese, poi con le carestie e le migrazioni in America, per evitare le dure leggi britanniche. Ma è diventata tristemente nota in tutto il mondo per le violente traversie all’epoca dei Troubles (le tensioni fra la popolazione cattolica e quella protestante) che culminarono nel massacro ribattezzato Bloody Sunday del 30 gennaio 1972: durante una manifestazione pacifica per i diritti civili e l’accesso alle cariche pubbliche, la polizia protestante sparò sulla folla inerme, uccidendo 13 civili cattolici.
A dispetto della sua triste storia, Derry è una cittadina davvero suggestiva, con le sue case color pastello da cui spiccano le guglie delle chiese e le ripide stradine del centro storico, racchiuse nelle splendide mura medievali.
Negli ultimi decenni si è molto rivitalizzata, dando origine a una rinascita culturale e sociale che la rende interessante e ricca di attrattive, nonostante in alcune zone della città come il Bogside, si respiri ancora un’atmosfera cupa segnata dagli orrori del passato.
Derry rappresenta in ogni caso una delle più belle città d’Irlanda, con un carattere forte e volitivo che merita non solo una visita fugace, ma una permanenza più lunga, magari approfittando della bella stagione per una crociera in battello o una passeggiata in bicicletta sul fiume.
Derry/Londonderry è l’unica città fortificata d’Irlanda completamente intatta. La città, negli ultimi anni, ha saputo scrivere una nuova pagina di storia, puntando su musei pluripremiati, cultura moderna e molti festival all’aperto, tra cui un’imponente manifestazione per Halloween.
Inoltre è da tutti considerata il punto di partenza perfetto per esplorare la Wild Atlantic Way e la Causeway Coastal Route.
Le mura di Derry sono uno dei pochi esempi in Europa, e unico in Irlanda, di cinta muraria completa: abbracciano la città per circa un chilometro e mezzo.
Tramite i quattro ingressi storici, Bishop’s Gate, Ferryquay Gate, Shipquay Gate e Butcher’s Gate, potrete fare il giro completo per una romantica passeggiata, davvero indimenticabile al tramonto.
Lungo il tragitto, entrando da Shipquay Gate potrete vedere in ordine: la medievale O’Doherty Tower che ospita il museo della città, la St. Columb’s Cathedral in stile gotico coloniale, usata durante gli assedi come postazione di batteria e il Double Bastion, una terrazza armata con i cannoni usati durante l’assedio del 1688, dalla quale si apre un’impressionante vista d’insieme sul Bogside ai vostri piedi.
Le mura di Derry non sono mai state violate, il che è sbalorditivo se si pensa alla storia turbolenta della cttà. Furono regolarmente assediate dal 1649 al 1689 e durante i disordini furono usati come divisori della città. Un ottimo punto di partenza per camminare sulle Derry Walls è Butcher’s Gate.
Esattamente nel cuore del centro, racchiuso dalle mura, si trova The Diamond, la piazza principale della città.
Qui potrete vedere al centro il Memorial War, un monumento storico dedicato ai cittadini della città che persero la vita durante il servizio militare, durante la prima guerra mondiale .
Il Craft Village è un tesoro nascosto che offre ai visitatori della città uno scorcio di uno dei quartieri più affascinanti di Derry, appena fuori dalle sue famose mura cittadine.
Fuori dai sentieri battuti, è un’evasione dalle affollate strade del centro: qui troverete molti artigiani che lavorano su misura, affermati designer e incredibili produttori di manufatti squisitamente irlandesi
Ospita anche il famoso ristorante Soda and Starch, che propone cucina tradizionale irlandese utilizzando prodotti di provenienza locale.
La Guildhall è indubbiamente uno dei monumenti più riconoscibili della città: si trova nel cuore della vita cittadina dal 1887 e questo edificio in mattoni ramati ravviva la bella Guildhall Square.
La caratteristica più sorprendente della struttura è la sua collezione di splendide vetrate colorate. Donate dalle compagnie londinesi, rappresentano i vari mestieri della città, dai pescivendoli ai musicisti.
Se l’orologio della Guildhall vi sembrerà familiare non è un caso: è ispirato al Big Ben di Londra. Modellato in stile neogotico, il Guildhall è uno degli edifici più suggestivi della città ed è stato originariamente costruito nel 1887 da The Honorable The Irish Society. L’edificio in arenaria rossa è di architettura neogotica, con sfumature Tudor.
E’ il piccolo quartiere protestante della città, a ridosso di Bishop’s Gate, appena fuori le mura. Si riconosce per i marciapiedi e i pali della luce dipinti con i colori inglesi, oltre alle numerose bandiere britanniche che svettano minacciose dalle case.
I famosi murales lealisti del periodo caldo sono quasi interamente scomparsi.
Inaugurato nel 2011, il Peace Bridge è un collegamento pedonale tra il centro della città e la vecchia caserma dell’esercito, a Ebrington Square sul Waterside.
Durante il tramonto è un luogo vivace, pieno di gente del posto che torna a casa e su entrambi i lati del fiume, c’è un’incantevole River Walk: è il posto ideale per allontanarsi dal trambusto della città.
Per approfondire il tema dei Troubles e delle lotte civili, il Free Derry Museum è il posto giusto. Il museo è stato aperto nel 2007 e si concentra sull’era dei diritti civili degli anni ’60 e sui problemi di Free Derry degli anni ’70.
Edificato nell’area in cui si è svolta la battaglia di Bogside, l’internamento, la domenica di sangue e l’operazione Motorman, il museo Free Derry racconta la storia dal punto di vista di chi era presente e ha vissuto quei terribili momenti.
E’ innegabile che il nome di Derry porti alla mente i problemi dell’IRA e la sua lunga storia di guerra e di violenza tra cattolici e protestanti.
Il The Siege Museum racconta invece gli eventi legati all’assedio di Derry nel 1689: l’assedio durò 105 giorni, ma i cittadini resistettero ai giacobiti, che sostenevano il deposto re Giacomo II.
Situato all’interno delle mura della città di Derry, il Tower Museum è uno dei musei da non perdere.
Offre ai turisti due mostre permanenti, The Story of Derry e An Armada Shipwreck – La Trinidad Valencera: infatti non molti sanno che una nave spagnola affondò al largo della costa del Donegal nel 1588.
Il Tower Museum ha anche una meravigliosa piattaforma panoramica all’aperto, situata al quinto piano.
La Cattedrale di San Colombano è l’edificio storico più antico della città: contiene manufatti dell’assedio e ospita persino la serratura e le chiavi originali delle porte della città.
La Cattedrale fu costruita dopo la Riforma ed è impressionante sia per sue dimensioni che per bellezza in stile neogotico. La chiesa è dedicata a San Colombano, il monaco dell’Ulster che stabilì qui un insediamento cristiano nel VI secolo.
La cattedrale di St. Columb fu costruita nel 1633 da William Parrot per l’onorevole The Irish Society ed è in stile gotico Planter. L’attuale torre e l’edificio principale sono quelli della cattedrale originaria, con l’aggiunta della guglia nel 1821. Il presbiterio venne costruito nel 1887 e la sala capitolare nel 1910.
Ai piedi delle mura cittadine si estende il quartiere cattolico del Bogside, dove si concentrarono le sommosse e gli scontri fra i manifestanti e la polizia protestante. La rigida e grigia conformazione delle case a schiera, popolari e operaie, unita al clima sommesso e doloroso, dato dalla presenza dei murales commemorativi, attribuisce a questa zona un’atmosfera cupa e silenziosa.
Qui vedrete a perdita d’occhio le bandiere della Repubblica irlandese, che svettano in segno di sfida dai balconi e dai tetti, così come i pali della luce dipinti con i colori verde bianco e arancione a delimitare quella che è definita la Free Derry.
Questo pezzo di muro bianco che accoglie chi entra nel quartiere, rappresenta il simbolo del Bogside, con la sua carica indipendentista: You are now entering free Derry, è la scritta che si staglia nel bianco. Un tempo i soldati inglesi tentavano di cancellarlo a colpi di vernice, ora è un monumento pubblico intoccabile.
Proprio davanti al Free Derry’s Corner, si trova anche il Monumento agli scioperanti della fame: una grande H in granito che simboleggia l’H Block, la prigione in cui nel 1981 morirono dieci prigionieri politici, fra cui Bobby Sands, in seguito agli scioperi della fame.
E’ un immenso murales che raffigura tutti i manifestanti massacrati in quella triste giornata, le 14 persone uccise dall’esercito britannico durante la Bloody Sunday a Derry il 30 gennaio 1972.
Oltre ai ritratti, ci sono anche 14 foglie di quercia, ognuna simboleggia una delle vittime. E non è un caso: Derry prende il nome dalla parola irlandese Doire, che significa appunto, bosco di querce.
Questo murale onora la figura di Bernadette McAliskey, una militante del movimento repubblicano, immortalata mentre grida dal megafono.
Questa ragazza dallo sguardo fiero diventerà uno dei fondatori del Partito Socialista Repubblicano Irlandese. Arrestata durante gli scontri del 1969 ed eletta subito dopo deputata, divenne la parlamentare più giovane della Camera, a soli 22 anni.
L’opera Death of an Innocent ritrae e commemora la giovanissima Annette McGavigan, una ragazzina di soli 14 anni, uccisa da un soldato britannico mentre si trovava sulla strada in cui viveva e raccoglieva i proiettili di gomma lasciati dagli scontri armati.
E’ tragicamente ricordata come la 100esima vittima civile nei primi tre anni del conflitto.
L’opera descrive una scena di battaglia urbana avvenuta nel Bogside nel 1969: si tratta di un ragazzino con la maschera antigas e in mano una bomba molotov.
Alle sue spalle, impossibile non vedere le macerie lasciate dalla terribile battaglia, che segnò l’inizio del conflitto nordirlandese.
Il murale raffigura uno degli eventi accaduti durante il Bloody Sunday a Derry, il 30 gennaio 1972. Il murale mostra un gruppo di uomini, guidati da un prete cattolico locale, che in seguito diventerà il vescovo Daly, trasportare il corpo di Jack (Jackie) Duddy lontano dalla sparatoria.
Sullo sfondo sono raffigurati i manifestanti che portano uno striscione dei diritti civili. Lo stesso stendardo si ripresenta macchiato di sangue, utilizzato per coprire il corpo di uno degli uccisi.
In realtà l’opera riprende lo scatto del fotografo e giornalista italiano Fulvio Grimaldi, che passò alla storia del fotogiornalismo.
Il murale raffigura alcuni degli eventi che si sono verificati durante l’Operazione Motorman, il 31 luglio 1972.
Fu una vasta operazione condotta dall’esercito britannico, che ebbe luogo nelle prime ore dell’alba con l’obiettivo di riconquistare le no-go areas, ovvero le aree controllate dai residenti, compresi i paramilitari repubblicani irlandesi.
Questo murale è dedicato alla memoria e all’eroismo di Patrick Walsh e a due ragazzi che trovarono la morte durante i disordini. Mette in risalto una pratica molto usata durante gli scontri, l’utilizzo di gas lacrimogeni.
Vicino al ragazzo che fatica a respirare per la coltre di gas, si vedono due giovani ragazzini di 15 e 16 anni: sono Manus Deery e Charles Love. Il primo fu ucciso dai frammenti di un proiettile sparato da un cecchino dell’esercito britannico mentre il secondo trovò la morte durante una commemorazione della Bloody Sunday, questa volta per mano di una bomba dell’IRA, che era tragicamente destinata ai soldati della corona.
Le due facce della violenza qui vengono messe in risalto con terribile realismo.
Questo murale commemora l’inizio della lotta a Derry per i diritti democratici. Dopo tante marce concluse con il sangue e la morte, in questa opera relativamente recente, si vuole descrivere un moto popolare felice, quasi festoso, condotto da persone contente di essersi finalmente alzate in piedi contro l’ingiustizia prolungata.
Queste prime marce sono state ispirate dalle campagne di disobbedienza civile di Martin Luther King.
Completato il 30 luglio 2004 ed inaugurato dall’allora sindaco di Derry, il murale si trova in Rossville Street nella zona di Bogside ed è un messaggio di speranza per le generazioni future.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
La vivace città di Derry dista solamente 90 chilometri dall’aeroporto di Belfast. Dopo aver noleggiato un’auto presso lo scalo nord irlandese, potrete raggiungerla in meno di 1 ora. In alternativa, potete atterrare all’aeroporto di Dublino, che dista circa 3 ore e 30 minuti di macchina.
La maggior parte dei turisti provenienti dall’Irlanda del Nord e dalla Repubblica d’Irlanda scelgono di recarsi a Derry utilizzando la M50: vi ricordiamo che si tratta di una strada a pedaggio che utilizza la tecnologia delle telecamere elettroniche senza barriere, invece dei caselli, per riscuotere i pedaggi. Questo sistema serve a garantire un viaggio più veloce. Il casello senza barriere si trova tra lo svincolo 6 (Blanchardstown) e lo svincolo 7 (Lucan) sulla M50. Il pedaggio verrà automaticamente addebitato sulla vostra carta di credito tramite l’agenzia di noleggio auto.
Per chi invece sceglie di spostarsi con i mezzi pubblici, ci sono ottimi collegamenti ferroviari e di autobus nell’Irlanda del Nord. La compagnia Translink serve la maggior parte delle tratte combinate insieme a Ulsterbus, Goldline e NI Railways.
Derry è una città molto compatta ed è semplice da girare a piedi. Il centro storico è quindi la zona migliore dove dormire a Derry grazie alla sua ottima posizione, ai collegamenti con i mezzi pubblici, alle numerose attrazioni, alla vita notturna e ai negozi.
Questa è anche la zona in cui si trovano la maggior parte degli hotel, dei B&B e degli appartamenti, con opzioni adatte per soddisfare il budget e il gusto di tutti.
Che tempo fa a Derry/Londonderry? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Derry/Londonderry nei prossimi giorni.
La città di Derry si trova in a circa 1 ora da Belfast e a 3 ore e mezza da Dublino.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.