Leggenda racconta che quando S. Patrizio, proveniente da Roma, tornò in Irlanda per evangelizzare il paese, la sua missione ebbe ampio successo grazie alla sensibilità nel non aver mai tentato di sopprimere le credenze pagane dei Celti e aver provato in ogni modo a combinare la nuova fede cristiana con la simbologia esistente.
Fu così che dopo il trifoglio, che il santo utilizzò per spiegare la trinità, modificò l’icona della croce cristiana in Croce Celtica.
San Patrizio infatti, che conosceva la lingua e la cultura irlandese grazie al periodo di schiavitù vissuto sulla Slemish Mountain, aggiunse il sole, potente simbolo celtico, alla croce cristiana, per facilitare l’assimilazione di tale icona.
Ma superando le leggende, la croce celtica in realtà ha una pluralità di significati che si sono stratificati nel corso della storia.
La Croce Celtica da sempre affascina per la sua potente valenza simbolica che ha assunto connotati diversi in base alle epoche storiche e ai cambiamenti culturali.
Uno dei significati maggiormente attribuiti a questa croce è quello solare: la terra è rappresentata dall’asse orizzontale mentre il mondo celesta da quello verticale. Invece il punto di intersezione dei due assi rappresenta il Polo, il centro delle cose e del mondo, il punto attorno cui tutto ruota, che dirige il movimento della vita senza parteciparvi.
In questa accezione la croce rappresenta il luogo di incontro delle energie divine e umane: l’io, la natura, la saggezza e la divinità.
Al centro della sezione trasversale c’è il punto energetico dove si concentra e risiede il potere cosmico: secondo questa interpretazione ogni braccio della croce incarna un ramo di saggezza e il cerchio unisce i quattro elementi rappresentando così un ideale cammino spirituale e meditativo.
Quando la croce non apparteneva all’iconografia cristiana, aveva un significato profondamente connesso al mutare della natura e delle stagioni.
Nel mondo celtico infatti rappresentava il cambiamento delle stagioni e i quattro momenti celtici fondamentali che scandiscono il mutare del tempo.
I quattro bracci della croce celtica simboleggiano:
Gli altri quattro raccordi dati dal cerchio sono i momenti minori:
La croce celtica quindi diventa uno strumento per ricordare il passaggio del tempo e la caducità della vita.
In questa ottica temporale, la croce celtica può essere letta anche come anche come alternanza del giorno e della notte
Sebbene la storia di questo simbolo non abbia alcuna attinenza con questioni politiche o nazionaliste, in Europa purtroppo la croce celtica è spesso adottata come simbolo privilegiato da gruppi e fazioni di estrema destra: snaturandone i significati originari, è diventata un emblema di fascismo, razzismo, intolleranza e violenza al tal punto che molti tatuatori si rifiutano di realizzarla.
Nonostante sia a tutti gli effetti un simbolo autentico e genuino della cultura celtica, siate consapevoli che se deciderete di imprimere per sempre sulla vostra pelle un tattoo con la croce celtica potreste essere etichettati politicamente. Ripetiamo, non c’è nulla di negativo nel simbolo in sè, siatene solo consapevoli.
Se cercate quindi tatuaggi alternativi alla croce celtica, che possano simboleggiare in egual modo il vostro grande amore per l’Irlanda, potreste optare per le tante varianti di Triskel o del “sempreverde” trifoglio.
In America invece la croce celtica assume tutt’altra valenza. Infatti viene scelta come simbolo di orgoglio nazionale. Sono quasi sempre immigrati di origine irlandese a “indossarla” sulla pelle, come segno di appartenenza e di forte legame con la terra di origine o con il passato della propria famiglia.
Non esistono quindi collegamenti diretti con la politica.