Il simbolo ufficiale dell’Irlanda è l’arpa celtica, ma anche il trifoglio ha un significato speciale per il popolo irlandese, tanto da essere spesso associato alla verde isola, più della stessa arpa.
Il trifoglio irlandese è chiamato shamrock (in gaelico seamrog = “summer plant”) ed è una qualità di trifoglio, il “trifolium repens”, caratterizzato in estate dalla fioritura di innumerevoli fiorellini bianchi.
Secondo la tradizione San Patrizio usò il trifoglio durante la sua missione di conversione al cattolicesimo in Irlanda, per illustrare il concetto di trinità ai Celti.
Oggi è difficile dichiarare vere o meno le leggende che circondano il trifoglio, ma bisogna ricordare che questa pianta era importante già per i Druidi Celti, molto prima dell’arrivo di S. Patrizio.
Si credeva che avesse proprietà curative e l’associazione con il numero 3 aveva un importante significato nella numerologia antica, per la quale il 3 era un numero sacro con poteri mistici.
Inoltre il trifoglio poteva avere proprietà profetiche, poiché a detta di molti, le foglie rivolte verso l’alto erano simbolo di maltempo in arrivo.
Infine i Druidi ritenevano che il trifoglio potesse allontanare gli spiriti maligni.
La prima volta che il trifoglio viene citato come emblema risale al 1681, nel diario di Thomas Dinely, che viaggiò in Irlanda sotto il regno di Carlo II. Dinely associava l’indossare il trifoglio alle classi sociali più basse. Ad indossare il trifoglio erano, infatti, solo i contadini.
Anche Jonathan Swift nei suoi scritti, osservava come gli irlandesi in visita a Londra indossavano croci e non trifogli. Questo perché a Londra si trovavano in visita solo persone benestanti e/o aristocratiche.
Il trifoglio fu inoltre simbolo della ribellione e dell’indipendenza dalla Corona Britannica durante il regno di Vittoria (1837-1901). Indossare il trifoglio su abiti militari o civili (“wearing of the green)” era diventato motivo di orgoglio nazionale.