I diversi stili

Dal rolling al cutting, dal droping agli stili regionali delle varie contee: il mondo variegato del violino irlandese saprà incantarvi con la sua magia unica.
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Sembra oggi evidente che il violino, così come molti altri strumenti irlandesi, ha oggi perso quella diversità di stili regionali, patrimonio dei secoli precedenti, a vantaggio delle molteplici influenze internazionali.

Ogni musicista si forgia un proprio stile molto più influenzato dal proprio carattere e dal proprio gusto personale che non da una scuola stilistica, il che invece avveniva fino all’inizio del XX secolo, con musicisti totalmente al riparo dalle influenze esterne.

Gli abbellimenti sonori sono per lo più gli stessi della maggior parte degli strumenti suonati in Irlanda: i fiddlers sono spesso tentati di imitare le tecniche del rolling o del cutting proprie delle uilleann pipes, ma inoltre usano il droning adoperato anche nella musica classica, tecnica in cui il musicista suona simultaneamente due corde per ottenere un bordone sulla corda più bassa suonando nel contempo la melodia sulla corda più acuta. La tecnica del vibrato, molto diffusa nella musica classica, è invece quasi del tutto assente nella musica tradizionale irlandese.

Nelle registrazioni dei musicisti più anziani sono tutt’ora riscontrabili elementi di stile violinistico molto pronunziati in senso locale. I musicisti più giovani sono invece meno riconducibili ad una sola regione, essendo essi più inclini ad assorbire le varie tradizioni regionali all’origine del proprio stile personale.

Lo stile del Donegal sembra dunque essere uno degli ultimi (assieme a quello dello Sliabh Luachra) a resistere a questa tendenza uniformatrice, grazie a musicisti come Màireàd Nì Mhaonaigh o i fratelli Kevin, Paddy e Seamus Glackin, a loro volta capaci di influenzare violinisti di altre zone (Dermott McLoughlin, Jerry Holland ecc.).

Testi tratti dagli articoli di Alfredo De Pietra