Le origini dell’Arpa

Il mondo dell'arpa celtica è antico e misterioso e affonda le sue radici nell'Irlanda pre-cristiana, molto prima rispetto al resto d'Europa.
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L’arpa antica cui fanno riferimento alcuni manoscritti era molto differente da quella che oggi è conosciuta come “arpa irlandese” o “arpa celtica”. Gli strumenti a corda fecero la loro comparsa nell’Irlanda pre-cristiana alcuni secoli prima dell’arrivo dell’arpa nel resto dell’Europa del nord.

Le caratteristiche tipiche dell’arpa irlandese medievale sono cinque:

  1. una costruzione robusta
  2. una cassa di risonanza costituita da un solo pezzo, ricavato da un tronco di salice incavato
  3. una colonna a forma di “T” molto solida
  4. una base che permetteva di poggiarla a terra
  5. da 30 a 36 corde in metallo (probabilmente in rame, o in lega di rame), rivolte verso la cassa di risonanza in basso, e fissate per l’accordatura in alto a piroli infissi sul lato sinistro di una base rinforzata da placche di metallo.

Essa in genere era poggiata sulla spalla sinistra e veniva suonata con unghia lunghe, le corde basse con la mano destra e quelle acute con la sinistra.
La presenza di una forma evoluta di arpa nell’Irlanda del IX secolo ci è confermata sia da alcuni esemplari ritrovati durante lavori di scavo, sia da un’iconografia relativamente ricca, ma tuttavia poco affidabile da un punto di vista tecnico.
Fra gli esempi più belli, l’arpa disegnata da un monaco del monastero di St. Gall in un manoscritto della fine del IX secolo che porta il suo nome (il salterio di Folchard) è di forma triangolare, e quindi senza colonna.
Una splendida rappresentazione di Davide che suona l’arpa ispirato da un uccello figura anche su una tavola del reliquiario di S. Mogue (o Breac Maedhòc, a Drumlan, nella Contea di Cavan) risalente al IX secolo, sebbene la stessa tavola non sia stata apposta che nel XI secolo.

Un certo numero di arpe si troveranno anche scolpite sulle croci di pietra di alcuni monasteri, ma la loro datazione rimane incerta, potendosi immaginare quale epoca di produzione di queste croci un periodo che va dall’VIII all XII secolo.
In tutte queste sculture le arpe appaiono suonate, ma nessuna di esse può essere considerata come un’arpa nell’accezione odierna del termine, non essendo il terzo lato fermato: gli esempi più importanti di questo tipo sono le croci di Killamery, di Carndonagh, di Durrow, la croce di Muiredeach a Monasterboice, la croce delle Scritture a Clonmacnoise e le croci di Kells.
Alcuni esemplari risalenti al IX o al X secolo possono notarsi anche sulle croci di Ullard e di Castledermot, i cui vaghi contorni ci consentono tuttavia di distinguere una forma di arpa quadrangolare relativamente rara.

L’Arpa e le donne

Lo strumento si è “femminilizzato” solo a partire dal XIX secolo, il che indica l’influenza di una visione aristocratica e classica, in cui la musica era per lo più riservata allo svago delle signore e delle giovanette di buona famiglia. Questa trasformazione influenzerà anche in seguito l’arpa celtica, che diventa strumento tipicamente femminile all’epoca del rinnovato interesse nei suoi confronti, ovvero alla fine del XIX secolo; tale caratteristica si confermerà anche nell’epoca del suo rinascimento, la metà del XX secolo.

Tali considerazioni sul “sesso” dell’arpa celtica probabilmente sorprenderanno gli habitué dell’immagine stereotipata della bella arpista in abito lungo, che si può incontrare molto facilmente in Irlanda in qualche banchetto pseudo-medievale per turisti, come ad esempio a Bunratty.

Testi tratti dagli articoli di Alfredo De Pietra