Era il 1823 e a Rugby, in Inghilterra, nasceva il rugby. Un gioco che parte subito alla conquista del mondo: negli Stati Uniti diventa il football americano, in Irlanda, lo sport nazionale.
La Dublin University, fondata nel 1854, è la prima università isolana a veder spuntare il suo Rugby Football Club. Il successo della palla ovale dilaga e nascono così dei nuovi club: NIFC (1868), Queen’s University (1869), Wanderers (1869), Lansdowne (1873), Dungannon (1873), UCC (1874), Ballinasloe (1875).
Nel 1875, quando gli “allievi” si scontrano con i “maestri” dell’Inghilterra nella prima International, le squadre hanno ancora 20 giocatori. Solo nel 1877 sul campo scendono due schieramenti di 15 uomini; proprio come oggi. E visto che le Irlande sono due, due erano le nazionali di rugby; perlomeno fino al 1879, quando le leghe (Unions) erano: l’Irish Football Union, che raccoglieva i club del Leinster, Munster e di parte dell’Ulster, e la Northern Football Union of Ireland, formata dalle associazioni dell’area di Belfast.
Ma dal 1879, appunto, gli irlandesi repubblicani e quelli del Nord tifano per la stessa squadra: quella che porta i colori della Irish Rugby Football Union (www.irfu.ie). Le tre “branches”, le sezioni che compongono la nazionale, sono quelle del Leinster, del Munster e dell’Ulster. Sull’isola, ammontano a circa 60mila i giocatori affiliati ai 255 club, senza contare le 246 scuole che insegnano il gioco ai ragazzi.
Uno dei tornei più seguiti è sicuramente il 6 Nazioni di Rugby, che si svolge ogni anno tra febbraio e marzo.
- Il campo è lungo 100 metri, largo 69. Sui lati corti svettano le porte ad H, la traversa è alta 3,5 metri da terra.
- Si gioca in 15 per squadra.
- La palla è ovale ed è lunga circa 28 centimetri mentre la partita dura due tempi di 40 minuti l’uno.
- Lo scopo è fare più punti degli altri, segnando le “mete”, cioè portando la palla oltre la linea di fondo avversaria, o calciandola sopra la traversa della loro porta.