Come in tante città del mondo, anche la zona portuale di Dublino un tempo era malfamata, trascurata e disagiata. Una condizione che si protraeva fin dal lontano 1791, quando venne costruita la Custom House: il palazzo della dogana infatti portò i dublinesi ad abbandonare progressivamente questa zona a causa dei capi di bestiame che transitavano per i controlli e i cui escrementi venivano utilizzati per produrre fertilizzante.
Dopo un periodo lunghissimo di abbandono e di degrado, qualche anno fa la The Dublin Docklands Development Authority ha avviato un ambizioso progetto di riqualificazione urbana, che ha rivitalizzato in poco tempo questa zona, trasformandola in un quartiere trendy, giovane e innovativo: i Docklands di Dublino.
Nel giro di pochi anni le vecchie fabbriche sono state riconvertite in uffici e appartamenti, palazzi dall’architettura strabiliante sono sorti per ospitare negozi, centri commerciali, teatri, catene di hotel e centri convention. Grazie alla presenza di aree pedonali e di spazi verdi ultra moderni, molti cittadini si sono trasferiti nei lussuosi condomini in vetri che si affacciano sull’acqua, attirando così ristoratori di tendenza, pub alla moda e locali gourmet.
Rapidamente il vecchio porto di Dublino è stato soprannominato la Silicon Docks, diventando il quartiere tecnologico e finanziario della capitale: qui hanno trovato sede le più grandi aziende mondiali dell’high tech, da Google ad Amazon, insieme ad altre 600 aziende e start-up innovative.
Se desiderate ritagliarvi del tempo per una bella passeggiata lungo le rive del Liffey, fare un brunch con gli amici oppure assistere a un concerto, i Docklands sono il posto giusto.
A dispetto di quello che si possa pensare, i Docklands non sono solamente il financial district di Dublino. Lo strepitoso rilancio dei Docklands ha trasformato una zona dismessa in un quartiere commerciale, culturale e residenziale. Infatti sono spuntati in poco tempo magnifici condomini in vetro, hotel di lusso e di design, rooftop bar da cui si godono spettacolari tramonti sull’acqua, sale concerti all’avanguardia, ristoranti gourmet, internazionali e vegani, bellissimi caffè e bistrot, oltre, ovviamente a tanti pub e microbirrifici artigianali.
Il quartiere è una perla architettonica e ha attirato nomi del calibro di Calatrava, che si sono impegnati nel dare un’impronta visiva alla zona. Inoltre qui si concentrano anche musei e poli culturali e commerciali che attirano cittadini e turisti alla ricerca di innovazione e modernità.
Nel museo dedicato all’emigrazione irlandese, il passato rivive e torna attuale attraverso strumenti originali e accattivanti.
Scoprirete le traversate verso l’ignoto degli immigrati irlandesi con schermi interattivi, potrete mettervi nei panni degli intrepidi viaggiatori e tornare indietro nel tempo, ascoltando registrazioni vecchie di 100 anni. Una vera e propria immersione nelle sfide e nei trionfi della diaspora irlandese in tutto il mondo.
Il CHQ Building è un edificio di interesse storico culturale situato nel cuore del centro finanziario di Dublino (IFSC).
Originariamente costruito nel 1820 come magazzino per la Compagnia delle Indie Orientali Olandesi per lo stoccaggio di preziosi carichi di tabacco, tè e liquori, il CHQ è stato successivamente convertito in un centro commerciale e ora ospita negozi, ristoranti e altre attività tra cui l’EPIC, il museo dell’emigrazione irlandese. E’ anche un esempio di architettura industriale del XIX secolo, con elementi architettonici distintivi come grandi finestre in ferro e una facciata in pietra.
Al tempo i portuali e i mercanti lo conoscevano come Tobacco Store e in seguito prese il nome di Stack A. L’edificio divenne famoso quando ospitò il banchetto della guerra di Crimea nel 1856 per celebrare il ritorno di 3.000 soldati irlandesi.
Progettato dall’ingegnere scozzese John Rennie, questo capolavoro industriale vanta il più grande open space antecedente al XX secolo nella città di Dublino. Le pareti esterne di epoca georgiana racchiudono una vasta area di oltre 8.000 mq, con un tetto in ardesia sostenuto da una sofisticata e innovativa struttura in ghisa. Nessuna trave di legno è stata utilizzata nella costruzione proprio per garantire che fosse assolutamente ignifugo.
La struttura è stata restaurata nei primi anni 2000 e la parte che ha subito il maggior restauro è stata l’innovativa e immensa facciata in vetro.
Una delle attrazioni più amate dai turisti è la Jeanie Johnston, una replica fedele delle navi che trasportavano gli immigrati irlandesi verso le terre americane: per fortuna la vera Jeanie Johnston, tra il 1847 e il 1855, fece ben 16 traversate transatlantiche senza riportare nemmeno un decesso. Da maggio a settembre è anche possibile partecipare ai tour in acqua a bordo di questa incredibile nave.
Potrete seguire le orme di coloro che sono fuggiti dalla Grande Carestia e hanno navigato verso il Nord America: un viaggio indietro nel tempo per ascoltare le storie di migliaia di irlandesi che hanno vissuto un’esperienza insidiosa nella speranza di una vita migliore.
Le banchine del porto, piene di dublinesi che fanno jogging e passeggiano la domenica, sono anche lo spazio scelto per posizionare il Famine Memorial, una serie di statue in bronzo che raccontano la tragica devastazione provocata in Irlanda dalla Grande Carestia del 1845. Infatti, in quel periodo, morirono circa 1 milione di persone e un altro milione emigrò dall’Irlanda, provocando un calo della popolazione dell’isola tra il 20% e il 25%.
La causa della carestia è attribuita a una malattia della patata comunemente nota come peronospora. Sebbene il fenomeno devastò i raccolti di patate in tutta Europa durante il 1840, l’impatto e il costo umano in Irlanda, dove un terzo della popolazione dipendeva interamente dalle patate per il sostentamento, fu esacerbato da una serie di fattori politici, sociali ed economici che rimangono ancora oggi oggetto di discussione.
Le statue sono state progettate e realizzate dallo scultore dublinese Rowan Gillespie e sono state posizionate in un punto altamente simbolico: proprio da qui partivano le “navi bara” che portavano i disperati irlandesi a intraprendere un lungo viaggio verso gli Stati Uniti.
Il Samuel Becket Bridge collega Guild Street sulla riva nord del fiume Liffey con Sir John Rogerson’s Quay sulla riva sud. Questo nuovissimo ponte è un simbolo perfetto della vibrante trasformazione del paesaggio urbano dell’area dei Docklands ed è diventato un punto di riferimento iconico della città di Dublino.
Progettato dall’architetto spagnolo di fama internazionale Calatrava, il ponte evoca la forma dell’arpa irlandese con una struttura a stralli. La sua forma audace domina la vista del fiume Liffey ed è in grado di ruotare orizzontalmente di 90 gradi, consentendo il passaggio delle navi e fornendo una porta tra la città e il mare.
Grand Canal Square, progettata da Martha Schwartz, è il cuore pulsante della nuova area paesaggistica.
Qui si trovano alcuni degli edifici più rappresentativi del quartiere come il Bord Gáis Energy Theatre, un teatro avveniristico, ideato da Daniel Libeskind: la struttura è completamente formata da acciaio e vetro.
Il teatro offre il meglio di Broadway e del West End insieme a produzioni nuove, di nicchia e locali adatte a un pubblico eterogeneo. La sua inaugurazione ha visto la messa in scena, il 18 marzo 2010, del Balletto di Stato russo con star del Bolshoi, che si sono esibite nel Lago dei cigni. Da allora il Bord Gáis Energy Theatre ha accolto quasi cinque milioni di spettatori provenienti da tutta l’Irlanda e dal mondo. Oltre 500 produzioni sono salite sul palco, alzando il sipario su circa 3.436 rappresentazioni.
Ci sono altri due edifici da ammirare dall’esterno per la loro architettura. Il Convention Centre, affacciato sul fiume, possiede una moderna e ambiziosa facciata, che nasconde al suo interno appartamenti di lusso, uffici e spazi commerciali.
Poco più avanti si trova invece il 3Arena, un teatro dove vanno in scena alcuni dei più grandi concerti del mondo. Entrambi gli edifici si mostrano nella loro veste migliore la sera, quando vengono magistralmente illuminati e si riflettono sulle acque del fiume.
Scoprite l’incredibile storia di questi studi di registrazione famosi in tutto il mondo e degli artisti che hanno registrato le loro hit più popolari: Lady Gaga, Kate Bush, The Rolling Stones, The Cranberries, The Spice Girls, Ed Sheeran, Westlife, The Script e Hozier.
Il tour di 1 ora, adatto anche alle famiglie, offre ai visitatori uno sguardo dietro le quinte di ciò che accade in uno studio di registrazione professionale. Potrete esplorare gli ambienti, scoprire la sua storia unica e gli artisti che vi hanno registrato, guardare come funziona una sessione di registrazione e incontrare la band virtuale.
Windmill Lane Recording Studios è uno studio di registrazione ancora oggi funzionante, quindi è essenziale prenotare in anticipo.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Per andare alla scoperta del passato e del presente marittimo della città di Dublino, vi consigliamo di salire a bordo dell’Old Liffey Ferry, dove vi attende un viaggio lungo il glorioso fiume Liffey.
Le appassionate guide locali vi guideranno lungo il fiume, per osservare da vicino i Docklands di Dublino: potrete così vivere l’atmosfera di questo moderno porto e scoprire la sua ricca storia marittima. La MV Cill Airne è una delle ultime navi rivettate realizzate in Europa, costruita nel Liffey Dockyard negli anni ’60.
Durante la navigazione, passerete sotto il Samuel Beckett Bridge, ammirerete un panorama unico sul fiume e sui canali e avrete la possibilità di fotografare i Docklands da prospettive originali, ascoltando le storie affascinanti di navi antiche, famiglie storiche, pirati e navi piene di tesori.
In alternativa, potreste scegliere
Questa specie di bateaux mouches, parte dal cuore dei Docklands di Dublino: durante la navigazione vi verranno narrate le storie della Dublino antica e moderna e la guida di bordo condividerà con voi la storia del fiume e della città. Potrete anche ammirare la città da una prospettiva unica, fotografando i suoi edifici più iconici in tutta comodità.
I Docklands di Dublino, a pochi minuti dal centro della città, sono serviti da un’ampia rete di trasporti pubblici.
Potrete raggiungere questa zona utilizzando la Dart: Connolly Station e Tara Street Station si trovano a cinque minuti a piedi dall’International Financial Services Centre (IFSC) dei Docklands mentre Pearse Street Station e Grand Canal Dock Station servono il resto dei South Docklands. Nelle ore di punta, i convogli arrivano ogni 10 minuti.
Inaugurata l’8 dicembre 2009, la Luas Docklands Red Line Extension (Linea C1) è l’estensione dell’attuale linea rossa che si dirama in direzione Connolly e fino a The Point. Le fermate sono George’s Dock, Mayor Square, Spencer Dock e The Point. Il tempo di percorrenza dalla fermata Busáras alla fermata The Point è di circa 7 minuti.
I Docklands sono serviti da numerosi autobus della DublinBus, tra qui l’Airlink Express che offre due rotte tra l’aeroporto di Dublino e il centro città e lo Swords Express che serve i Docklands con 90 partenze giornaliere tra Swords e il centro di Dublino attraverso il Port Tunnel.
I Docklands di Dublino si trovano alle spalle del porto, a est rispetto al centro della capitale irlandese.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.