I muri grigi e possenti della prigione di Kilmainham Gaol ancora oggi mettono i brividi, nonostante sia chiusa da quasi 100 anni.
Inaugurata nel 1796 come prigione circondariale di Dublino, Kilmainham Gaol è il posto più indicato per scoprire e capire da vicino la travagliata storia dell’Irlanda, passata attraverso l’infinita lotta degli irlandesi contro il dominio britannico per l’indipendenza: attraverso le storie dei detenuti politici che qui hanno soggiornato e in alcuni casi, sono stati giustiziati, potrete conoscere la fierezza e la resistenza del popolo irlandese.
La visita è alquanto provante: vedrete da vicino le fredde e anguste celle in cui vivevano i detenuti, osserverete i corridoi bui e l’agghiacciante cortile esterno in cui venivano eseguite le sentenze capitali. Gli orrori della storia si apriranno muti davanti ai vostri occhi.
Dismessa nel 1924, la prigione ha rischiato di cadere nell’oblio e nell’abbandono. Fu solamente grazie ad alcuni storici lungimiranti che l’edificio venne restaurato e trasformato in un vero e proprio monumento storico, diventando in poco tempo una delle attrazioni più popolari di Dublino.
Una delle carceri in disuso più grandi d’Europa è presto diventata il simbolo della lotta per l’indipendenza nazionale.
La prigione può essere esplorata esclusivamente tramite visita guidata: prima di visitare gli interni, vi verranno presentate brevemente le condizioni socio-politiche di Dublino dal XVIII al XX secolo e la storia di lotta e resistenza che si intreccia con gli anni di vita della prigione.
Inizierete il tour partendo dal grande padiglione centrale, un’imponente e agghiacciante struttura a ferro di cavallo, su cui si aprono a ventaglio oltre 100 celle disposte su quattro livelli, a loro volta interconnessi da un dedalo di passaggi e scale in ferro. Dopo aver visitato la cappella, verrete condotti alle celle dei detenuti, piccole e senza finestra, sui cui muri si possono ancora scorgere le scritte dei prigionieri. Particolarmente emozionante la cella di Robert Emmet (decapitato il 20 settembre 1803 nel cortile della prigione su un ceppo di legno ancora visibile) e quella di Parnell che ha avuto diritto a un trattamento migliore degli altri.
Numerosi anche gli oggetti originali dei detenuti: la camicia in flanella, un berretto, alcuni tovaglioli appartenuti a De Valera durante la sua detenzione, i ricordi personali di John MacBride (1916), Joseph Mary Plunkett (1916) e molti altri patrioti. Da non perdere la teca che racchiude una dichiarazione del 1798 scritta dal generale Hardy, commissario dell’armata francese e indirizzata al popolo d’Irlanda: “Liberty, Equality, Fraternity, Union… You have not forgotten Bantry Bay… Friends and allies, let us march together… Our glory is in your prosperity and independence”.
Infine, scenderete nel cortile interno, un luogo grigio e sinistro ma talmente evocativo che si ha l’impressione che gli uomini possano uscire da un momento all’altro. Proprio qui vennero giustiziati gli Invincibili.
Sotto una tettoia, è visibile la barca in legno Asgard, che servì a consegnare armi e munizioni ai ribelli nel 1914, eludendo il blocco britannico: il materiale proveniva dalla Germania, in guerra contro l’Inghilterra.
Quando varcherete la stretta porta d’entrata munita di spioncino e oltrepasserete la cupa facciata d’ingresso, avrete subito la sensazione di trovarvi in una delle carceri più terribili d’Irlanda. Per oltre 120 anni qui sono stati rinchiusi detenuti di ogni tipo, costretti a vivere in condizioni impietose: condannati per i crimini più disparati, dal furto all’omicidio, in queste mura claustrofobiche si trovavano uomini, donne e anche bambini.
Ma la fama della prigione di Kilmainham Gaol è dovuta soprattutto alla presenza di famosi prigionieri politici, condannati (e spesso torturati e giustiziati) per reati alla Corona, dopo aver guidato le insurrezioni del 1798, 1803, 1848, 1867, 1916.
Fra queste mura ben 15 leader della Ribellione di Pasqua del 1916 furono giustiziati per crimini politici. La sfilza di prigionieri è davvero impressionante:
I biglietti di ingresso devono essere prenotati on line in anticipo e l’accesso alla prigione di Kilmainham Gaol avviene solo tramite visita guidata. I visitatori con i biglietti per l’ultimo tour della giornata devono arrivare almeno 30 minuti prima, per avere il tempo di visitare il museo in tutta tranquillità.
Il Kilmainham Gaol Museum è aperto tutto l’anno, tranne dal 24 al 27 dicembre compreso. Gli orari sono i seguenti: da ottobre a marzo dalle 09.30 alle 17.15, da aprile a maggio e a settembre dalle 09.30 alle 17.45, da giugno ad agosto dalle 09.30 alle 18.00.
Il Kilmainham Gaol Museum Visitor Centre si trova a 3,5 km dal centro di Dublino e si accede attraverso l’ex tribunale di Kilmainham.
Per raggiungere la prigione potrete avvalervi di diverse soluzioni. La struttura è servita da alcune linee di autobus: n. 60 da Wellington Quay o Heuston Station, G1/G2 da Spencer Dock o Wellington Quay. Oppure potrete utilizzare la linea rossa del tram Luas: la fermata più vicina è Suir Road.
La prigione di Kilmainham Gaol non dispone di parcheggio auto. Il parcheggio più vicino si trova presso il vicino Irish Museum of Modern Art/Royal Hospital Kilmainham, in Military Road. Il parcheggio è a 5 minuti a piedi dalla prigione, passando attraverso West Avenue e Richmond Gate.
La prigione di Kilmainham Gaol si trova fuori dal centro turistico di Dublino, a circa 3 km a ovest da Temple Bar.
Le City Card permettono di risparmiare sui mezzi pubblici e/o sugli ingressi delle principali attrazioni turistiche.