Un interessante percorso all'interno di Dublino e dintorni per scoprire i luoghi che hanno fatto da cornice all'Ulisse di Joyce, tanto amato in Irlanda e nel mondo.
James Joyce non amava Dublino eppure tutto il suo lavoro ruota attorno alla “città della paralisi”, quella vera patria che egli lasciò all’età di 22 anni e che, nonostante gli oltre 35 anni di esilio volontario all’estero, non riuscì mai a abbandonare. L’ha conservata dentro, la sua Dublino, come un’ossessione e la ritrasse sempre nelle sue opere con minuziosi dettagli tanto da asserire un giorno:
I want to give a picture of Dublin so complete that if the city one day suddenly disappeared from the earth it could be reconstructed out of my book.
Insomma, in un momento storico in cui le foto non erano molto diffuse, James Joyce descrisse continuamente e con estrema precisione e vividezza una Dublino che ormai viveva solo nei suoi ricordi, una Dublino che diventò specchio della sua vita interiore, mappa delle sue divagazioni, dei suoi pensieri, dei suoi umori.
Oggi Dublino è una città diversa in cui, però, si sente ancora l’eco dei passi di Leopold Bloom che la attraversò in lungo e in largo, in un viaggio interiore. Alcuni luoghi che egli frequentò non esistono più: è scomparso il glorioso bordello di Bella Cohen che il protagonista e l’amico Stephen Dedalus frequentavano nelle pagine del capolavoro, non esistono più tipici pubs come il Barney Kiernan, dove si svolgevano banchetti pantagruelici, detti “ciplopici”, e il Burke’s, dove Bloom e Dedalus si ubriacavano prima di recarsi al bordello della Signora Cohen.
Ma l’itinerario sulle tracce dell’eroe dell’Ulisse rimane affascinante e ogni anno, il 16 giugno per celebrare il Bloomsday, si ripercorrono i suoi passi descritti nei diciotto capitoli dell’Ulisse.
Ecco le tappe con i luoghi consigliati per una passeggiata con Joyce a Dublino:
James Joyce Center (35 North Great George’s Street). Nucleo delle attività che si svolgono durante il Bloomsday, il Joyce Center è dedicato alla promozione della vita e delle opere dello scrittore.
Belvedere College (Great Denmark Street). Joyce frequentò questa scuola dagli 11 ai 16 anni e ambientò l’Ulisse qui dal cap. 2 al 4. E’ un edificio del XVIII secolo e dalla strada si intravede la cappella in cui Stephen Dedalus ascolta il terrificante sermone sull’Inferno.
7 Eccles Street, l’indirizzo in cui Joyce fece dimorare i Bloom e che viene nominato per la prima volta nel capitolo 4, quando Leopold prepara la colazione per la moglie Molly. Oggi all’indirizzo si trova il Mater Private Hospital, ma la porta originale è esposta presso il James Joyce Center.
Irish Writers Museum (Parnell Square, nell’Ulisse Rutland Square). Ospitato in un bel palazzo ottocentesco, il museo mette in mostra la vita e le opere di numerose celebrità letterarie dublinesi, tra cui Swift, Shaw, Wilde, Yeats, Joyce e Beckett.
Glasnevin Cemetery. Nel cap. 6 dell’Ulisse, Bloom accompagna Simon, il padre di Stephen, al funerale di Paddy Dignam. Oggi, durante il Bloomsday, non è raro vedere fanatici di Joyce raggiungere il cimitero in carrozza. Il cimitero è luogo di riposo di numerosi irlandesi famosi, tra cui Daniel O’Connell, Charles Stewart Parnell, Michael Collins, Eamon de Valera e Brendan Behan.
New Ormond Hotel (Upper Ormond Quay), luogo degli incontri pomeridiani di Leopold Bloom.
Prince’s Street, vicino al GPO (general Post Office), dove era situata la sede del celebre Freeman’s Journal, distrutta surante l’insurrezione di Pasqua del 1916. In questo giornale lavorava Leopold Bloon come agente pubblicitario.
Davy’s Byrne Pub (21 Duke Street), dove Bloom beve un burgundy e mangia un panino al gorgonzola, incontra l’amico Nosey Flynn e chiede consiglio per la Ascot Gold Cup.
National Library, dove Bloom fa un incontro ravvicinato con Blazes Boylan, amante della moglie, e cerca una copia di una pubblicità.
Sweeny’s Pharmacy (Lincoln Place), che tuttora è esattamente come la descrive Joyce nell’Ulysses.
James Joyce (o Martello) Tower, a Sandycove. Questa fortificazione ottocentesca fu costruita per difendere la costa dall’esercito napoleonico. Qui, dove oggi è ospitato il Joyce Museum, l’autore ambientò il primo capitolo dell’Ulisse.
Molti di noi, ovviamente, non avranno l’opportunità di festeggiare il Bloomsdaya Dublino, ma questi famosi luoghi joyciani possono essere visitati, per proprio conto o con l’aiuto delle agenzie turistiche di Dublino, in ogni mese dell’anno. Mentre per festeggiare il Bloomsday in qualsiasi luogo siate, basterà leggere un passo dell’Ulisse innalzando una pinta di Guinness in onore del genio che fu James Joyce!
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