Celtica è il festival di arte, musica e cultura celtica più alto d’Europa, creato nel 1997 dall’associazione Clan Grande Orsa per riunire appassionati e curiosi alle pendici del Monte Bianco e in Valle d’Aosta, per vivere un sogno antico sotto forma di un evento magico fatto di musica e danze, concerti e sfilate, conferenze e giochi, poesia e rievocazioni storiche, tra gli alberi del bosco secolare o tra le mura di un antico forte.
Celtica è uno degli appuntamenti più importanti nel suo genere a livello internazionale, una manifestazione capace di attirare migliaia di spettatori (più di 300.000 fino ad oggi) da tutta Italia e dall’estero. Il successo sempre crescente – e internazionale – del festival è confermato quest’anno dal suo ruolo di rappresentante ufficiale all’estero di “ECQUE – European Celtic Quality Events”, un consorzio in cui sono riuniti i sette principali festival celtici d’Italia.
Qui il passato e il presente si uniscono in atmosfere poetiche e magiche, create dall’arpa celtica e dalle cornamuse scozzesi, dai tamburi galiziani, dalle danze irlandesi, dagli accampamenti storici e dai racconti di storie e leggende antiche. A Celtica ognuno è coinvolto in prima persona per vivere pienamente la festa e sia gli adulti che i bambini possono partecipare a molte attività, dagli stage di danza ai corsi di musica, dalle conferenze ai laboratori artigianali, dai racconti attorno al fuoco ai giochi nella Natura.
Visita il sito ufficialeLa manifestazione si svolge tra fine giugno e inizi di luglio.
Il cuore della festa è fra gli alberi del Bosco di Peuterey (Val Veny) dove durante il giorno si svolgono gli stage, il mercatino di artigianato e le conferenze di studiosi, le narrazioni per i bambini e gli stage di danza, i corsi di musica e le passeggiate nella natura, i laboratori artigianali e le esibizioni di musicisti emergenti e affermati.
Alla sera, sul palco principale, i concerti sono un susseguirsi di energia ed emozioni con artisti di fama internazionale venuti da diverse parti del mondo. Per chi ha ancora voglia di musica, presso il Pub nel Bosco, si susseguono fino a notte fonda le session della tradizionale “Veilla Celtique“, quando i gruppi della serata continuano a fare musica per creare la festa nella festa. Così di concerto in concerto, di sfilata in sfilata tutti i musicisti del festival (più di cento) si ritrovano l’ultima sera nel bosco per intonare “GreenLands” (l’inno delle Nazioni Celtiche) e allora non ci sono parole per descrivere questo momento particolare e intenso.
Monti selvaggi, vette innevate, boschi odorosi, volti sorridenti che non negano mai un sorriso, musica inebriante che ti fa muovere le gambe, la serenità che ti avvolge, la voglia di condividere un comune senso di fratellanza e di armonia.
Questo e molto altro è la manifestazione Celtica, che si svolge ogni anno nel bosco del Peuterey nella splendida e nascosta Val Veny, in Val d’Aosta. Per noi di Irlandando era la prima volta, nonostante questo meraviglioso festival celtico sia attivo da quasi 30 anni, ed è stato amore a prima vista.
Perchè Celtica è un microcosmo realizzato con passione e dedizione che si legge sui volti di coloro che lavorano duramente per realizzarlo ogni anno in maniera sempre più articolata ma soprattutto si riflette sui volti delle tantissime persone che decidono di “farsi un regalo” e affrontare chilometri di strada e sopportare tanto freddo (nel bosco la sera la temperatura precipita vertiginosamente) per esserci e vivere questi quattro giorni intensi e senza fiato. Qui si arriva solo se veramente interessati, solo se la voglia di vivere un’esperienza unica all’insegna del mondo celtico, sotto diversi punti di vista, è davvero un momento importante da riassaporare ogni anno con rinnovata energia.
Celtica è una manifestazione limpida e cristallina, che ha lasciato fuori facili strumentalizzazioni politiche che vanno così di moda in questo settore e ha allontanato le facili banalizzazioni del mondo celtico per puntare invece sullo spirito, sulle emozioni, sulla qualità dei tantissimi artisti internazionali che qui si esibiscono (come i vibranti Lunàsa, gli scatenati Red Hot Chili Pipers o i trascinanti Clanadonia), sull’originalità degli artigiani che espongono le proprie creazioni nel mercatino celtico, sulla preparazione di coloro che svolgono conferenze e workshop a tema il tutto fuso in un unico sentire che si mescola magicamente con la splendida natura circostante.
La lentezza dei ritmi della giornata, il calore delle persone, la tranquillità del luogo e dello spirito che lasciano lontana la frenesia della vita moderna creano un’atmosfera unica che affascina, rilassa e rimette in contatto con i propri pensieri più profondi.
Forse le fate e i folletti non esisteranno nella realtà ma ascoltare Vincenzo Zitello che fa vibrare l’arpa a oltre 2000 metri di altitudine sulle sponde del lago del Miage è pura magia così come vedere tante mamme e papà portare i bambini a giocare a contatto con l’ambiente e lasciarli sperimentare questa esperienza così “naturale” fa ritrovare speranza sul futuro e sulla possibilità di vivere in maniera diversa e più autentica.
Il terso cielo stellato che spuntava dalle cime del bosco, il percorso a piedi alla luce delle torce, i bimbi vestiti da gnomi che danzavano fra gli alberi, la musica irlandese che vibrava nell’aria, la dolcezza di un aromatico idromele, il calore dei tanti volti incontrati ma soprattutto l’inno celtico suonato e cantato con una passione mai vista prima sul palco con tutti gli artisti presenti rinnovano la sorpresa per questo evento così unico…