Nate dall’intuizione del globetrotter francese Philippe Gloaguen nel 1973, le Guide Routard si rivolgono più a un pubblico di viaggiatori che di turisti.
Infatti rifuggono le logiche delle vacanza mordi e fuggi all’insegna della velocità, per concentrarsi invece su concetti chiave come esperienza, profondità, creatività e scoperta.
La filosofia routard quindi è alla ricerca di angoli insoliti e poco conosciuti al turismo di massa, volge un occhio al risparmio e presta attenzione nei confronti delle comunità locali.
Nate come taccuini di viaggio, semplici e spartani, nel corso degli anni e dopo l’acquisizione della collana da parte del Touring sotto il marchio Il Viaggiatore, sono stati introdotti anche consigli per raccontare il proprio viaggio attraverso la scrittura creativa, la fotografia, il disegno, suggerimenti realizzati grazie alla collaborazione con giornalisti, fotografi, reporter, viaggiatori, antropologi esperti delle varie aree geografiche.
Grande attenzione viene data alla recensione di locali ed esercizi: in Irlanda troverete tantissimi pub e ristoranti che espongono la vetrofania con il marchio della Routard. E’ un modo per farsi riconoscere dai viaggiatori come sinonimo di qualità.
Molto approfondito è il quadro generale dell’Irlanda: la sua storia, le sue tradizioni, la sua mitologia e tutte le informazioni generali che possono essere utili prima di un viaggio in terra irlandese.
L’Irlanda è stata divisa per aree di importanza, dalle più grandi come la costa sud alle più piccole come il Ring of Kerry o il Connemara, tracciando un ideale “giro” dell’isola.
Gli indirizzi utili del dove mangiare e del pernottamento sono suddivisi in base al budget in ordine crescente di prezzo.
Pro
Informazioni dettagliate sulla logistica, indirizzi mirati a budget ridotti, critiche ai luoghi non meritevoli e suggerimento di strade e itinerari alternativi.
Contro
Assenza quasi totale di immagini, scarse informazioni di carattere storico e descrittivo dei luoghi meno importanti.